Noi, invece, che abbiamo per patria il mondo,
come i pesci il mare
Dante Alighieri

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Iniziative 2010

24/09/2010 - Biblioteca Cesare Pozzo ore 16

Introduce

Massimo Ferrari

RELATORI

Carlo Antonio Barberini

Stefano Maggi

Salvo Bordonaro

 

Carlo Antonio BARBERINI 

Storia d’Italia tra le due Guerre

 

ll periodo tra le due guerre è segnato da una serie di eventi drammatici sul terreno economico, politico e sociale. Nel settore dei trasporti, oltre alle innovazioni rilevanti (come l’elettrificazione di una parte rilevante della rete, la realizzazione di alcune linee veloci sulle tratta più importanti, ecc.) dobbiamo sottolineare come la guerra avesse aperto la strada a grandi miglioramenti nella affidabilità e nella potenza degli autocarri (basti ricordare che il decollo di FIAT e Pirelli avviene proprio grazie alla Grande guerra...), progressi che continueranno nei decenni successivi di grande sviluppo dell’industria automobilistica (in altri paesi più avanzati dell’Italia anche l’aviazione comincia a fare concorrenza alla ferrovia).

Di conseguenza, il trasporto ferroviario dovette sostenere, soprattutto nel settore merci, una concorrenza sempre più aspra da parte del trasporto su strada ad opera di autocarri che potevano contare sul vantaggio rappresentato dalla possibilità di muoversi su strada, e che quindi potevano consegnare le merci direttamente al domicilio del cliente, per di più senza la necessità della via ferrata, delle stazioni, ecc.

 

 

 

 

Stefano MAGGI 

Il ruolo delle ferrovie nella storia d’Italia (1918-1940)

 

Al termine della prima guerra mondiale, le Ferrovie dello Stato avevano acquisito un grande prestigio per il supporto fornito al paese durante il periodo bellico.

Le turbolenze politiche del “biennio rosso” 1919-20 furono però deleterie per i continui scioperi dei ferrovieri, che divennero la categoria di lavoratori più sindacalizzata, causando la reazione del fascismo. Una volta salito al potere Mussolini, i ferrovieri subirono la maggiore epurazione tra i pubblici dipendenti, e venne anche istituita la milizia ferroviaria per ripristinare il corretto svolgimento del servizio.

Gli anni ’20 e gli anni ’30 rappresentarono un periodo di crescita per le ferrovie, con l’aumento dei treni di lusso, con la realizzazione delle “direttissime”, con l’istituzione dei “treni popolari”, e infine con le elettrificazioni e le littorine, in grado di diminuire i tempi di percorrenza e di avviare la sostituzione del vapore.

 

 

 

Salvo BORDONARO 

Nicola Romeo, dall’Alfa alla ferrovia

 

All’impresa ferroviaria nei suoi molteplici aspetti si dedicarono, sin dalle origini, innumerevoli uomini che contribuirono a migliorarne gli aspetti tecnico-gestionali e, in ultima istanza, posero le premesse e sostennero il progresso tumultuoso del nuovo mezzo di trasporto. Alcuni di questi uomini sono entrati meritatamente nei libri di storia ed i loro nomi costituiscono un binomio inscindibile dal mezzo ferroviario. Altri sono stati dimenticati dai più per ragioni diverse. Tra questi Nicola Romeo, noto per le vicende legate al famoso marchio automobilistico, grande ed appassionato sostenitore del treno che, grazie ai suoi studi, potè correre più spedito e sicuro sui binari in molte parti d’Italia.

 

 
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