Noi, invece, che abbiamo per patria il mondo,
come i pesci il mare
Dante Alighieri

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Iniziative

01/01/2013 - Agenda scolastica 2012 - 2013

Prefazione
 «Molti di noi vengono oggi influenzati assai più di quanto non sospettino, e la nostra esistenza quotidiana è sottoposta a continue manipolazioni di cui non ci rendiamo conto [...] i fili che ci fanno muovere sono spesso, in un certo senso, "occulti" [...] E i "persuasori" di professione [sono] avidi di tutto ciò che possa aiutarli a propagandare con maggior efficacia le loro merci, siano esse manufatti, idee, ideali, atteggiamenti, candidati, o stati d’animo». (Vance Packard, insegnante di giornalismo all’Università di New York, 1914-1996, I persuasori occulti, 1957).

È la fabbrica del consenso, di cui fanno parte persuasori alla luce del sole e persuasori "occulti", come li definisce Packard, che maneggiano e manipolano di tutto.

Non solo i mass-media ma anche la scuola, la letteratura, nell’accezione più ampia del termine, il cinema, le arti in genere, sono canali di idee che, in sintesi, nell’attuale società minata da continue e profonde contraddizioni, "veicolano" le ideologie della classe dominante, cioè falsa coscienza a valanga, sfornando quotidianamente muri di gomma, "trompe-l’oeil", apparenze ingannatrici. Anestetici per deviare cervelli e cuori dalla verità della divisione in classi, dello sfruttamento, delle paure che incertezza e precarietà ci riversano addosso.

«Le idee dominanti in ogni epoca sono le idee della classe dominante», scrivono Karl Marx e Friedrich Engels.

Così nell’antichità, nel Medioevo, nell’età moderna del Rinascimento, come nell’età contemporanea, oggi: è la logica della società irrimediabilmente divisa, bisognosa di continuo di apparenze

«Ciò che chiamate spirito dei tempi, è in fondo lo spirito proprio dei signori in cui i tempi si rispecchiano» (Wolfgang Goethe, Faust, vv. 577-579).

L’analisi scientifica, dialettica, che sa collegare e unificare cause, motivazioni, effetti, risultati non voluti, tutti gli aspetti fondamentali del processo che compie la realtà in movimento, sa forzare i muri di gomma.

Sa sfatare, con l’analisi materialistica dei fenomeni sociali e delle relative coperture ideologiche cucinate ogni giorno, l’"arcano" delle classi e delle contraddizioni

La giornalista tedesca Heike Faller su Die Zeit ammette: «Il lavoro del giornalista è come quello dell’ investitore: è difficile nuotare contro corrente ... Tutti, compresi i lettori, sono soggetti a cicli informativi durante i quali alcune idee restano praticamente impubblicabili per anni, perché sono difficili da digerire ... una redazione che non segue le tendenze non ha successo. .. Un giornalista non è in cerca di verità, ma di notizie» (citato in Lotta Comunista, dicembre 2011)

Tra i veicoli della fabbrica del consenso vi sono inevitabilmente la scuola, la letteratura, il cinema, attraverso cui viaggiamo, analizzando nei vari tempi, prima la realtà storica e sociale e - nel risalire - cercando di comprendere, al di là dell’apparenza, i frutti talvolta "magnifici" della mente e del cuore.

Questa Agenda è una piccola esplorazione che, per motivi di spazio, non può toccare tutto. Approfondisce alcuni aspetti che si ritiene siano importanti e significativi. A chi, tra i lettori e gli insegnanti, vuole ampliare la ricerca e la conoscenza di un settore fondamentale come la Scuola, anche nei suoi riflessi nella letteratura e nel cinema, la redazione è disponibile ad offrire ulteriore materiale di documentazione.

 

La scuola e la fabbrica del consenso 

 - INDICE DEGLI ARGOMENTI

DALL’UNITÀ AL FASCISMO
La legge Casati 
La legge Coppino
Lo specchio
Collodi
De Amicis
Salgari
Vamba
La condizione degli insegnanti
L’Università
All’inizio del Novecento

Prima e dopo la guerra imperialista: dal liberalismo al Fascismo
Le facce della repressione:
L’avvento del fascismo e l’istruzione
La scuola "fascistizzata"
La "cultura" scolastica
La riforma Bottai 

DALL’ 8 SETTEMBRE ALLA GLOBALIZZAZIONE
Dalla distruzione alla "ricostruzione" nel dopoguerra
Dal "boom" al ‘68, alla crisi petrolifera e di ristrutturazione
La secondaria superiore
La scolarizzazione italiana nel ciclo del lungo sviluppo
Lo specchio: Ledda
L’oggi: l’ineguale sviluppo, il liberismo, il multipolarismo e la crisi
Dal "post-moderno" alla crisi di valori
Lo specchio: Starnone, Volo
Brecht: Elogio dell’imparare

Dai monelli alle divise
: scuola e cinema tra la fine dell’800 e gli inizi del 900
I drammi familiari del conflitto: piccoli orfani e un ritorno alla strada 
Gli anni Cinquanta: giubbini di pelle e bande rivali
Gli anni Sessanta: dal boom alla contestazione
Gli anni Settanta: la fine delle illusioni
Gli anni Ottanta: famiglie allargate, bambini abbandonati e psicologia dilagante
Gli anni Novanta: la crisi delle utopie

2000: nuovo millennio, vecchi problemi

Bollywood: misteriosa e fatale
I libri di bordo 

 

 
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