Noi, invece, che abbiamo per patria il mondo,
come i pesci il mare
Dante Alighieri

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AGENDA SCOLASTICA
Centro Filippo Buonarroti
Agenda scolastica 2009-2010

L’agenda 2009-2010 del Centro Filippo Buonarroti è dedicata all’80° anniversario della crisi del 1929.
Quell’evento segnò profondamente la storia del Novecento e soprattutto oggi viene preso a riferimento nelle valutazioni sulla gravità della recessione in corso.
Nel 2009, per la prima volta dal dopoguerra, il prodotto lordo mondiale presenterà un segno negativo; decresce anche il volume del commercio globale; il settore finanziario si è bruscamente ridimensionato ed alcuni storici colossi come Lehman Brothers sono rotolati nella polvere, altri come AIG, sono finiti in tutto o in parte in mano allo Stato. Torna il dirigismo cavalcando la regulation, dopo tre decenni di liberismo, e le dottrine economiche si adeguano censurando gli “azzardi” dei manager dopo aver cantato i pregi della creativa flessibilità dell’ingegneria finanziaria. Il prezzo finale della crisi sarà, secondo i dati dell’ONU, quello di 50 milioni di disoccupati aggiuntivi a livello globale, con una quota di 7-800 mila lavoratori, che potrebbe essere ricacciata, nei tanti slum del mondo, al livello dell’insufficienza alimentare

Il paragone con il 1929 e la successiva Grande Crisi è inevitabile. Le dimensioni rimangono a ben vedere distanti; la presenza della potenza cinese e dei suoi ricchi forzieri, la moneta unica europea, il declino relativo ma ugualmente conclamato della potenza americana, nel 1929 ancora ascendente, sono alcuni dei tratti che caratterizzano la fase odierna. Ma il ricordo del “Giovedì nero” dell’ottobre del 1929 ed il collegamento con la successiva tempesta della Seconda Guerra Mondiale sono indubbi elementi di riflessione validi anche per l’oggi.

Nella nostra agenda abbiamo cercato di ricostruire il clima e l’atmosfera che precedette e seguì la crisi del 1929 basandoci soprattutto, anche se non solo, sulla letteratura: la scelta è caduta essenzialmente su autori o soggetti americani. Si tratta di una cernita arbitraria e con puri intenti esemplificativi, tuttavia emblematica dello spirito di quell’epoca, delle premesse del disastro, del suo svolgersi e delle sue conseguenze. Ripercorrere quel tratto di storia utilizzando alcuni spunti forniti dal mondo della cultura, oltre a essere in sé stimolante, può essere d’ausilio per inquadrare le novità effettive o fittizie, gli elementi noti o inediti di un anniversario singolarmente d’attualità

I quadri dell’agenda

I. Cronologia e dati statistici

II. Analisi: “Le dimensioni storiche della crisi”

III. La letteratura e la crisi - Le premesse: Majakovskj, Roth, Fitzgerald, Lewis - Il Grande Crollo: Galbraith, Steinbeck, Caldwell, Hughes - Il New Deal e la guerra: Roosevelt, Hemingway, Morley, Mailer

IV. Società e ideologie nella crisi - La moda di massa nella Grande Depressione - L’invenzione del gossip - Il cinema e i registi di Roosevelt - Fumetti e miti di massa

Appendice: Trotkzy e l’avvento del nazismo negli anni Trenta

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