Noi, invece, che abbiamo per patria il mondo,
come i pesci il mare
Dante Alighieri

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AGENDA SCOLASTICA
Centro Filippo Buonarroti
Agenda scolastica 2013-2014 a disposizione dei tesserati

La politica del lavoro del fascismo e del nazismo 

La politica del lavoro del fascismo e del nazismo 

L’idea di dedicare l’Agenda del Centro Filippo Buonarroti per l’anno scolastico 2013-2014 ad un tema complesso ed impegnativo come la politica del lavoro del nazismo e del fascismo, non è stata il risultato di una scelta legata a particolari anniversari (che pure non mancherebbero: 1933, Hitler al potere…1943, crollo del fascismo…).

La decisione è stata invece la conseguenza indiretta della partecipazione del Centro Filippo Buonarroti al Convegno svoltosi il 23 novembre 2012 presso la Biblioteca Dergano Bovisa e organizzato dall’ANPI Pratocentenaro in collaborazione con l’ANED di Sesto San Giovanni, e grazie al contributo del Consiglio di Zona 9, sul tema “ARBEIT MACHT FREI. Lavoro e deportazione nella Seconda guerra mondiale”. Per tale occasione, come Centro Filippo Buonarroti, abbiamo ricercato ed elaborato del materiale, che tuttavia abbiamo potuto utilizzare solo in parte nel nostro intervento: di qui l’idea di mettere a disposizione degli interessati i risultati della nostra ricerca, integrati da alcune indicazioni bibliografiche e da una pur scarna filmografia.

C’è però un’altra ragione che ci ha spinto a questa scelta: si tratta della scarsa conoscenza che abbiamo riscontrato, soprattutto nelle scuole, nei confronti di quest’ aspetto particolare del fascismo e del nazismo, aspetto che noi riteniamo imprescindibile per un’adeguata conoscenza dei due regimi. Siamo infatti convinti che la politica del lavoro in tutte le sue implicazioni, dall’economia ai rapporti politici e sociali tra le classi, sia fondamentale per capire l’ascesa, l’affermazione, ma anche il crollo del fascismo prima e del nazismo poi. Riteniamo, infatti, che nell’un caso come nell’altro, la storia dei due regimi sia strettamente correlata nella sua dinamica e nelle relative scelte politiche (ed in particolare per la politica del lavoro) agli interessi economici, politici e strategici delle classi dominanti, come è dimostrato dal fatto inconfutabile che la borghesia italiana e quella tedesca abbiano messo a disposizione di Mussolini e di Hitler (e quindi delle loro piccole minoranze di camicie nere o di camicie brune…), i finanziamenti necessari, la stampa e la propaganda, ed addirittura una parte decisiva degli apparati statali! In questo senso ci sembra più realistico parlare di trasformazione dello Stato liberale in Stato fascista o nazista piuttosto che di conquista, per opera di un manipolo di estremisti, di apparati statali che potevano contare su milioni di burocrati, poliziotti e soldati…

I materiali che proponiamo sono suddivisi in varie parti: una prima parte è dedicata alla ricerca delle radici europee e classiste dei due regimi, attraverso le interessanti e poco note analisi dello storico Enzo Traverso. Seguono due parti dedicate nello specifico ad alcune riflessioni sulla politica del lavoro sviluppata dal fascismo e dal nazismo, prima nella fase pre-bellica e poi negli anni del secondo grande massacro imperialistico.

Una quarta parte tratta dei Konzentrationslager di Hitler, analizzati nella loro triplice natura di strumenti per la neutralizzazione dei nemici (prima gli avversari politici e poi i prigionieri di guerra), in seguito di strutture per la “soluzione finale” della questione ebraica con lo sterminio degli Ebrei (Shoah), ed infine come arma decisiva per garantire a qualunque prezzo e con qualunque mezzo al nazismo la forza-lavoro indispensabile alle esigenze del lucido progetto hitleriano di conquista e unificazione europea ai fini del dominio nella spartizione del mondo…

Del resto il Convegno che abbiamo ricordato è stato organizzato in occasione dell’anniversario della deportazione di operai della Pirelli al campo di Kahla, dove si produceva il famoso caccia a reazione Me-262 che avrebbe dovuto cambiare le sorti della guerra.

Infine la quinta e ultima parte vuole contrastare l’idea molto diffusa che tende a confondere il nazismo con i tedeschi: in realtà i campi di concentramento si riempirono dal 1934 fino al 1939 di tedeschi e soprattutto di lavoratori che furono i principali oppositori del nazismo (a conferma del carattere classista di quel regime…)! Ed anche durante gli anni della guerra e della Resistenza furono centinaia di migliaia i tedeschi che pagarono con la prigione, la deportazione e la morte la loro opposizione al nazismo. Abbiamo così ripreso due articoli di Lotta comunista dedicati alla pagina gloriosa e spesso sconosciuta della Resistenza tedesca al nazismo.


Come molti colleghi sanno, Il Centro Filippo Buonarroti è impegnato da tempo in un’estesa attività di sensibilizzazione degli studenti delle scuole milanesi che comprende anche l’ormai collaudato progetto “Adesso so e non dimentico”, realizzato grazie alla collaborazione con Amnesty International Lombardia e con l’ANPI Prato Centenaro. L’invito che rivolgiamo a tutti è quello di contattarci per aiutarci ad estendere ulteriormente questa nostra attività.

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