Zimmerwald e Kiental

Cronache e dispacci dalla Rivoluzione d'Ottobre

Edizioni Pantarei

Merito particolare degli scritti – inediti per l’Italia – raccolti in questo volume è, insieme all’affresco vivo del processo rivoluzionario che attraversa la Russia nel 1917, la testimonianza della sua forza travolgente. Ben lontani da intenti agiografici, gli autori descrivono quegli avvenimenti attraverso gli occhi di osservatori che vi presenziano ma che della teoria politica comunista hanno poca dimestichezza, una conoscenza per lo più superficiale, una concezione talvolta distorta, spesso nessuna condivisione. I cronisti non sospettavano, sotto la passività che normalmente maschera i contrasti insanabili della formazione economico-sociale, l’esistenza di simili giacimenti di energia sociale.
La Rivoluzione di febbraio giunge inattesa, e sembra improvvisamente incredibile che lo zarismo sia apparso tanto a lungo come una fortezza inespugnabile. Quando, nell’Ottobre, la combinazione di fattori prevista dalla strategia di Lenin giunge ad innescare la nuova esplosione, ancora una volta gli autori sono combattuti tra timori, incredulità, ammirazione ed entusiasmo per l’audacia con cui una ristretta minoranza di uomini scommette sulle energie latenti nel giovane proletariato russo.
L’interesse di queste pagine sta appunto anche nella attestazione delle energie che in ogni momento tra le file della classe esistono e che meritano, oggi come ieri, di essere indirizzate ed organizzate.


Translated from a collection of English writings by Morgan Philips Price, Arthur Ransome, John Reed, Albert Rhys Williams

The writings collected in this volume present a vivid picture of the revolutionary process in Russia in 1917 and testify to its overwhelming strength. Far from idealising intentions, the writers describe those events through the eyes of direct observers who were hardly familiar with Communist political theory and showed either a superficial knowledge or a distorted view of, or no sympathy at all with Communism. These reporters did not suspect the existence of such social energy beneath the surface of social passivity, which normally disguises the irreconcilable conflicts in the socio-economic formation. The February Revolution came unexpected, and it suddenly seemed impossible that Czarism had long appeared as an impregnable fortress. The combination of elements predicted by Lenin’s strategy set off a new explosion during the October, and these reporters were once again torn between fears, incredulity, admiration and enthusiasm for the boldness with which a small minority bet on the young Russian proletariat’s latent energy.
This book is also interesting because it shows the energy existing in the class rank and file at any time, which deserves to be directed and organised today as in the past.

2007; 576 pagine, rilegato

Illustrato

Cronologia e cartine; cenni biografici; indice dei nomi

2007, hardcover, 576 pp., chronological tables, maps, biographies, index of names

Published with the support of the Institute for the Study of Capitalism, Genoa

ISBN 978-88-86591-14-0

... La terra è una montagna di ferrame
e di poveri cenci umani.
Solo, in mezzo alla comune follia,
insorge Zimmerwald.
Di là, Lenin, con un pugno di compagni,
si levò sopra il mondo
ed espresse le idee più chiare di un incendio.

Vladimir Ilic Lenin di V. Majakovskij (1925)

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