Zimmerwald e Kiental

Presentazione

PRESENTAZIONE AL PUBBLICO ITALIANO DELLA  MOSTRA

 

“LE CONFERENZE DI ZIMMERWALD E KIENTAL

E L’OPPOSIZIONE ALLA GRANDE GUERRA”

 

La mostra che presentiamo al pubblico italiano è la terza che abbiamo organizzato nell’arco degli ultimi tre anni: nel 2015 abbiamo proposto la mostra sulla Resistenza di Berlino operaia a Hitler ed al nazismo, nel 2016 è stata la volta della mostra sui bombardamenti dell’Italia fascista su Barcellona e sulla Catalogna (mostra che stiamo tuttora esponendo in varie località italiane). Quest’anno abbiamo deciso di presentare la mostra sulle Conferenze di Zimmerwald e Kiental, episodio particolarmente significativo della lotta politica del movimento operaio europeo contro la Grande guerra.

 

Cosa hanno in comune le tre mostre, e quindi quale è stato il motivo che ci ha indotto ad impegnarci con grande sforzo organizzativo nella loro traduzione, realizzazione grafica ed esposizione al pubblico italiano ?

Si tratta di tre episodi che hanno diversi elementi in comune: sono vicende che, se da un lato hanno avuto grande rilevanza politica e storica, dall’altro lato sono poco note, se non addirittura sconosciute a gran parte del pubblico italiano. Inoltre offrono l’opportunità di riflettere su pagine significative della storia del movimento operaio, dall’antifascismo alla lotta contro la guerra imperialista.

Con la mostra sulla Resistenza di Berlino operaia contro il nazismo, abbiamo potuto sottolineare come la Resistenza sia stata fenomeno europeo e che, pur nell’ambito dei condizionamenti della Seconda guerra mondiale imperialista, abbia comunque avuto in diverse situazioni forti contenuti classisti e internazionalisti.

La mostra dedicata ai bombardamenti dell’Italia fascista sulla Catalogna ci ha permesso di portare in giro per l’Italia serie riflessioni sulle origini dell’antifascismo europeo e sulla necessità di rifiutare le ideologie così diffuse degli “italiani brava gente”: ma soprattutto abbiamo potuto riportare all’attenzione di molti le drammatiche lezioni che il movimento operaio deve trarre dalla Guerra civile spagnola (a partire dal “mayo sangriento” del 1937 a Barcellona).

La mostra su Zimmerwald e Kiental infine, ci permette di ricordare una pagina di storia, praticamente sconosciuta ai più, ma doppiamente importante: da un lato infatti si collega alle numerose iniziative che abbiamo svolto per ricordare il centenario della Grande guerra, vista dalla parte di coloro che alla guerra si sono opposti, nelle trincee, nelle fabbriche, nelle piazze. Zimmerwald ricorda la lotta politica contro la guerra da parte di quelle correnti del movimento operaio che, invece di appoggiare le rispettive borghesie nell’immane massacro, si ritrovano nella clandestinità per cercare di organizzare la lotta per porre fine alla guerra, pur nella diversità delle opzioni strategiche che contrappongono Grimm a Lenin. Ma, dall’altro lato, proprio a Zimmerwald, sulle ceneri della Seconda Internazionale, inizierà anche il cammino di quelle correnti, pur minoritarie, che formeranno la “sinistra di Zimmerwald” e che porranno fine alla guerra in Russia con la Rivoluzione d’Ottobre (di cui ricorre quest’anno il centenario) e daranno vita nel 1919 alla Terza Internazionale.

 

La mostra, i cui testi originari sono in tedesco, riprende parte dei materiali che sono stati utilizzati per la realizzazione di due mostre sulle Conferenze di Zimmerwald e Kiental esposte in occasione del centenario, a cura del Regionalmuseum Schwarzwasser di Schwarzenburg e della Robert Grimm Gesellschaft, che ringraziamo per averci autorizzato a realizzare la versione italiana, ringraziamenti che allarghiamo a tutte le persone che hanno reso possibile l’evento ed i cui nomi figurano nell’elenco dei crediti e ringraziamenti. Dobbiamo tuttavia ricordare che i testi che figurano sulla nostra mostra sono stati selezionati ed integrati da un gruppo di storici delle Università di Berna e di Basilea, guidati da Bernard Degen, il quale ci ha fornito anche testi specifici adatti alla nostra versione italiana, motivo per cui lo ringraziamo in modo particolare insieme a Monica Wicki e ad Andreas Thürer. Ricordiamo che Bernard Degen è autore, insieme a Julia Richers di un interessante libro (di cui per ora esiste solo il testo in tedesco) dal titolo “Zimmerwald und Kiental. Weltgeschichte auf dem Dorfe” (2015 Chronos Verlag, Zürich).

La traduzione in italiano e l’impostazione grafica è stata curata dal Centro Filippo Buonarroti, che naturalmente si è impegnato a non alterare lo spirito e la lettera del lavoro degli storici svizzeri, di cui la mostra è espressione.

 

L’esposizione della mostra sarà l’occasione per organizzare incontri e dibattiti in cui confrontare le diverse opzioni che emersero a Zimmerwald e Kiental per lottare efficacemente contro la Grande guerra, e valutarne il significato e l’attualità in un mondo nel quale la guerra non solo non è scomparsa, ma segna in modo sempre più pericoloso i tempi burrascosi del nuovo ciclo politico delle relazioni internazionali nel quale stiamo ormai vivendo.

 

Come abbiamo fatto in occasione delle mostre precedenti, anche per questa offriamo la possibilità di disporre di un catalogo illustrato che riporta in modo integrale il testo svizzero e la traduzione italiana, a cui abbiamo aggiunto due appendici relative ai riflessi di Zimmerwald nel movimento operaio italiano, con ricca documentazione.                                                                              

 

Centro Filippo Buonarroti

Centro di documentazione Logos

Centro di documentazione Antonio Labriola

                                                                                                             (settembre 2017)

 

... La terra è una montagna di ferrame
e di poveri cenci umani.
Solo, in mezzo alla comune follia,
insorge Zimmerwald.
Di là, Lenin, con un pugno di compagni,
si levò sopra il mondo
ed espresse le idee più chiare di un incendio.

Vladimir Ilic Lenin di V. Majakovskij (1925)

© 2008 - 2024

Zimmerwald e Kiental

Centro Filippo Buonarroti
Sede: Via Rovigno, n.26 (M1 Turro) - 20125 Milano
Sede legale: Via Treviso, n.6 - 20127 Milano
Privacy Policy Cookie Policy