Noi, invece, che abbiamo per patria il mondo,
come i pesci il mare
Dante Alighieri

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Iniziative

01/02/2021 - La contesa imperialistica... anche sui vaccini!

...non vogliono riconoscere che la fase del capitalismo nella quale viviamo corrisponde a tutti gli effetti a quella definita da Lenin come imperialismo, cioè come quella fase della società nella quale i grandi gruppi e le grandi potenze trascinano e utilizzano le masse nelle loro lotte senza esclusioni di colpi e neppure di armi, siano esse economiche, finanziarie, commerciali, diplomatiche, militari, ecc. fino ad arrivare ad usare nella loro contesa anche il Covid ed i relativi vaccini...mentre parte della popolazione mondiale resta ancora in balìa delle drammatiche conseguenze del virus, senza speranza di vaccino !
E mentre i grandi gruppi e le potenze lottano nella contesa per i profitti e per le sfere d’influenza, centinaia di milioni di persone sono condannate a restare per anni in balìa del Covid, pagando con la vita per la malattia o per la fame (la FAO prevede un raddoppio da 130 a 265 milioni delle persone in pesante carenza alimentare...) oppure nella migliore delle ipotesi pagando comunque con un drastico peggioramento delle proprie condizioni di vita (milioni di migranti sono stati costretti a tornare ai loro villaggi...). Un solo dato: le rimesse dei migranti nel 2020 sono calate del 20%, cioè di oltre 100 miliardi di $ che mancheranno a decine di milioni di famiglie per la loro sopravvivenza…

Non solo. La vicenda esemplare della lotta per i vaccini conferma come l’imperialismo sia un Giano bifronte, con due facce:

"...La prima è una pietra miliare per la scienza e per le tecnologie della bioingegneria, a solo undici mesi dallo scatenarsi della pandemia secolare...E’ l’industrializzazione della scienza: miliardi di fiale, che in potenza sarebbero in grado di proteggere l’intera umanità. Un passo da gigante, paragonabile secondo alcuni solo all’introduzione della penicillina ottant’anni fa... 
L’altra faccia è quella del capitale. La corsa al vaccino ha scatenato una guerra industriale tra i colossi della farmaceutica, per accaparrarsi commesse miliardarie e per spartirsi fondi pubblici ingentissimi. La fornitura dei vaccini è già uno strumento nella contesa strategica, almeno tra USA, Cina, Europa e Russia: è una lotta d’influenza; Pechino ha preso una misura di vantaggio in Asia, Africa e America Latina...
Il vaccino mostra i risultati grandiosi dello sviluppo delle forze produttive, se indirizzate verso uno scopo cosciente. Il capitale mostra la contraddizione dei rapporti di produzione  che condannano al caos, all’anarchia dei mercati, alla guerra, alla distruzione di ciò che s’era costruito. Scienza, tecnica e produzione vanno liberate dall’anarchia del capitale. Il vaccino ci dice che il comunismo è una necessità storica." 

("Lotta comunista" dicembre 2020). 

 
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