Noi, invece, che abbiamo per patria il mondo,
come i pesci il mare
Dante Alighieri

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Il Centro Filippo Buonarroti


Settembre 2010 

Il mondo sta cambiando sotto i nostri occhi in modo talmente rapido e profondo da creare nelle scuole, dove molti di noi operano come insegnanti, reazioni opposte ed egualmente inefficaci, sia tra gli studenti che tra i colleghi: da un lato l'illusione di potersi isolare da un mondo troppo complicato e, perché no, ingiusto e crudele; dall'altro lato, la generosa velleità di combattere per un futuro migliore, senza tuttavia disporre degli strumenti indispensabili a capire dove davvero sta andando il mondo e di quali risposte c'è oggi bisogno.

Il XXI secolo si va confermando sempre più come arena di svolte epocali e richiama, per questa sua caratteristica, il XVI secolo: allora la piccola, debole e periferica Europa, forte tuttavia dell'incipiente capitalismo, si mosse alla conquista del mondo e nei secoli successivi lo plasmò a propria immagine e somiglianza, fino a coinvolgere, nel corso di questi ultimi decenni, anche la sterminata Asia che si è rapidamente industrializzata, urbanizzata e proletarizzata. E, una volta divenuta capitalistica, l'Asia è tornata al centro del mondo grazie alla stazza demografica dei suoi Stati: ciò significa che le grandi placche della tettonica delle potenze sono in movimento accelerato e che le relazioni internazionali stanno per essere sconvolte dai conseguenti terremoti e maremoti, come dimostra del resto la pesante crisi economica e finanziaria di questi ultimi anni. Il mondo è destinato ad essere sempre più incomprensibile per coloro che si ostineranno a guardare il futuro con gli occhiali del passato e con la convinzione che l'Italia, o l'Europa, siano ancora il centro del mondo come accadeva nel XIV o XV secolo.

Come gruppo di insegnanti delle scuole milanesi, riuniti nel Centro Filippo Buonarroti ,  riteniamo che sia importante offrire ai colleghi e agli studenti occasioni di analisi e di riflessione, dentro e fuori dalle scuole, sui grandi temi della storia, della scienza, e dell'attualità: e, di fronte alla bancarotta di molte delle ideologie alla moda, riteniamo importante e utile riproporre e far conoscere il punto di vista del marxismo, che consideriamo strumento fondamentale per capire e per cambiare il mondo. La sfida con cui vogliamo misurarci è quella di mettere il marxismo alla prova dei fatti e del confronto dialettico con le altre teorie e concezioni che caratterizzano la nostra società e la nostra cultura, superando pregiudizi e luoghi comuni. Le nostre pubblicazioni, così come le nostre iniziative, rappresentano un primo biglietto da visita per chi volesse conoscerci meglio e farsi un'idea della nostra attività.

Un'ultima considerazione a proposito del marxismo: come è noto, erano molti coloro che avevano ritenuto che il marxismo fosse rimasto sepolto sotto le macerie del Muro di Berlino. Questa riflessione, pur largamente maggioritaria tra gli intellettuali ed i politici di destra e di sinistra, non era affatto originale perché, come è noto, la morte del marxismo era già oggetto di accanito dibattito alla fine del XIX secolo...L'esempio più famoso delle più recenti ideologie sulla morte del marxismo è stata certamente la teoria di fine anni '80, elaborata da Francis Fukuyama (studioso americano del Dipartimento di Stato): questa teoria sosteneva non solo la fine del marxismo ma addirittura la fine della Storia e l'inizio di un'era di perenne prosperità e di pace in una società dominata in economia dal capitalismo ed in politica dal liberalismo. Nella dura realtà di questi ultimi due decenni, invece, una serie ininterrotta di guerre, una quantità crescente di drammi e di catastrofi sociali, per non parlare della pesante crisi di cui stiamo ancora pagando le conseguenze, hanno dimostrato che la Storia non era finita e che il capitalismo continua a produrre ciò che ha sempre prodotto: guerre e crisi, fame e malattie, miseria e disoccupazione, ecc.

Incapaci di capire una crisi che, secondo le idee dominanti non avrebbe dovuto scoppiare e che comunque nessuno aveva previsto, in molti hanno cercato disperatamente risposte tirando in ballo anche il vecchio Marx: limitandoci all'Italia, grandi banchieri, come Alessandro Profumo, si sono messi a studiarlo e hanno consigliato di leggerlo ai loro amici banchieri. Non solo: i Gesuiti e l'Osservatore Romano hanno riscoperto la validità e l'attualità della teoria del plusvalore, e addirittura il giornale della Confindustria si è unito al coro di coloro che consigliano di riscoprire e studiare Marx. Sono ricomparsi nelle librerie saggi dedicati a Marx, ed alcune case editrici hanno ripubblicato alcuni dei suoi libri più famosi.

Il Centro Filippo Buonarroti è stato fondato nel 1995 da un gruppo di insegnanti di diverse scuole di Milano e provincia, che avevano in comune l'esigenza di contribuire alla diffusione tra le giovani generazioni di quella passione per la conoscenza seria e disinteressata, che sola può garantire salde basi e lucida consapevolezza a qualunque scelta ideale.

Siamo infatti ben coscienti di vivere e lavorare in un paese dove è facile trovare persone disposte a schierarsi per l'una o per l'altra causa, ma quasi sempre sulla base di riflessi banalmente condizionati da questa o quell'altra ideologia, piuttosto che in seguito alle conoscenze acquisite al termine di un faticoso itinerario di studio: gli studenti ci sembrano essere particolarmente esposti ad un tale rischio.

Ci rivolgiamo in particolare a quei colleghi che rifiutano di farsi trascinare passivamente nel gorgo dell'indifferenza e della rassegnata accettazione dell'esistente: ma che sono, al contrario, attratti dal gusto del serio approfondimento e della discussione argomentata, argine concreto ed efficace contro i guasti della superficialità e del provincialismo culturale. 

Le conferenze

Su richiesta dei colleghi insegnanti o di gruppi di studenti di singole scuole possiamo fornire "esperti" da utilizzare in assemblee o gruppi di studio (da tenere durante o al di fuori dell'orario di lezione). Può altresì essere fornito del materiale di documentazione sull'argomento.

La collaborazione con le scuole

Siamo in grado di organizzare incontri, conferenze o convegni con la partecipazione di studiosi autorevoli e sui più svariati argomenti: storia, scienze naturali, sociolgia, economia ...

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