01/04/2023 - Mediterraneo |
C'è dell'altro, oltre all'inadeguatezza cialtrona della loro politica, oltre la faccia feroce di un governo che si trova a balbettare davanti alle vittime dei naufragi, oltre le rampogne ipocrite dell'opposizione, che quand'era al governo lei si è comportata allo stesso modo, riconsegnando decine di migliaia di sventurati ai loro carcerieri in Libia. C'è che anno dopo anno si è costruita nell'indifferenza un'apartheid di fatto, con milioni di lavoratori di origine straniera confinati alle mansioni più ingrate in regime di segregazione salariale. Badanti ucraine o ecuadoriane, muratori rumeni e marocchini, braccianti africani, manovali e operai bengalesi o senegalesi. E poi inservienti, operatori sanitari, addetti alle pulizie o alla logistica, di ogni etnia e nazionalità. Fanno parte del panorama sociale delle città e delle campagne come un'ovvietà, invisibili perché sotto gli occhi di tutti, senza però che ci si dia davvero pena della disparità di retribuzione, dell'accesso a case dignitose, del calvario dei ricongiungimenti famigliari o delle angherie burocratiche per i permessi di soggiorno. Ancora: l'inverno demografico va rendendo obbligato il ricorso ai migranti anche per le mansioni qualificate; le potenze invecchiate dell'Occidente sono già in concorrenza per accaparrarsi la manodopera importata. Eppure i partiti della loro politica restano a caccia di facili consensi elettorali, e non rinunciano a cavalcare le paure xenofobe più odiose. Non si può accettare una società che ha fatto della barbarie una banalità della vita quotidiana. Lottare per l'unità e la difesa di classe, battersi per una società realmente umana, una società comunista, è l'alternativa tra civiltà e barbarie . lotta comunista, marzo 2023 |