09/04/2018 - Giorgio Cosmacini alla Sala del Grechetto |
Due papi medievali, Silvestro II e Giovanni XXI, siedono entrambi brevemente sul soglio di Pietro. Sono legati da un’affinità: la tradizione li definisce entrambi medici e al tempo stesso maghi. Nei tre secoli che li separano, infatti, non esiste ancora la figura dell’archiatra pontificio, cioè del ‘medico di palazzo’. Solo nei secoli successivi essa diventerà il fulcro e il mediatore del rapporto tra medicina e papato. Giorgio Cosmacini esplora tale rapporto dall’anno Mille sino a Ratzinger e Bergoglio, attraverso l’esame di bolle ed encicliche, delle figure di alcuni archiatri con i loro interventi curativi e delle patologie relative al corpo del papa. Un corpo da intendersi nel doppio senso di corporeità fisica e corporeità metaforica legata alla natura della funzione pontificia. Particolare attenzione viene dedicata all’intervento dei pontefici sulle questioni di vita e di morte, con le loro attinenze medico-sanitarie coeve.
Giorgio Cosmacini è medico, laureato in Filosofia. Già primario nell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, insegna Storia della scienza nella Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Storia della medicina nella Facoltà di Medicina e chirurgia della stessa Università. |