Noi, invece, che abbiamo per patria il mondo,
come i pesci il mare
Dante Alighieri

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Iniziative

10/07/2018 - Incontro di progettazione campagna antirazzista

Di fronte ai drammi delle migrazioni che sono sotto gli occhi di tutti, Gian Arturo Ferrari ha scritto (“Corriere della sera” 2/7/2018): 

“…Ora il fatto davvero stupefacente è il silenzio tombale della cultura non solo italiana ma europea di fronte al tema che l’attualità ci spinge sotto gli occhi ogni giorno. Questa è una novità assoluta…Oggi di fronte al problema dell’emigrazione la cultura europea gira la testa dall’altra parte, non vuole abbassarsi a questioni così spicciole, in realtà non sa che cosa dire…”. 

Come gruppo di insegnanti del Centro Filippo Buonarroti abbiamo trovato in questa affermazione, così evidente e così preoccupante, la migliore conferma per la nostra intenzione di impegnarci, nel prossimo anno scolastico, a chiarire la natura e l’importanza del fenomeno delle migrazioni nelle sue molteplici ed enormi implicazioni, nell’ambito di una grande campagna per combattere efficacemente i virus dilaganti del razzismo, della xenofobia e del nazionalismo.

Come l’autore dell’articolo, anche noi siamo rimasti colpiti dall’indifferenza generale nella quale i migranti, in fuga dalle guerre e dalla fame, vengono sempre più usati in modo spregiudicato come ostaggi nelle lotte tra governi e partiti europei, o addirittura lasciati affogare o morire nel deserto, mentre quelli che si salvano vengono ricacciati nei lager libici.

Non solo: quell’Europa che si pretende da sempre faro di civiltà e di umanità, riesce a superare le sue divisioni solo se si tratta di ribadire, a fini bassamente elettoralistici, la linea di una impossibile chiusura delle frontiere nei confronti di migranti (vergognosamente definiti “economici” come se fosse una loro colpa…) che cercano solo opportunità di lavoro e di un futuro migliore per sé e per i propri figli.

Lo sanno tutti, da Salvini alla Merkel, che non c’è nessuna invasione in corso o in prospettiva e che i movimenti migratori hanno sempre rappresentato uno straordinario fattore di sviluppo e di progresso nella storia dell’umanità. E questo vale in particolare per l’Europa la cui popolazione, in assenza di migranti, è destinata ad invecchiare sempre più rapidamente e praticamente a sparire entro la fine del secolo…(Già al 2050 gli europei, immigrati compresi, saranno meno del 7% della popolazione mondiale).

Il grande problema è che l’aumento inevitabile dei flussi migratori avviene in un quadro internazionale che vede l’inasprirsi delle tensioni tra le potenze sul fronte diplomatico, militare, commerciale, finanziario: ciò sta creando tutte le condizioni per riportare all’ordine del giorno le ideologie che hanno contribuito a scatenare i disastri peggiori della storia recente dell’Europa e del mondo. Infatti non c’è nulla come la collisione storica tra interessi contrastanti delle grandi potenze che possa creare le condizioni ideali per lo sviluppo di ideologie destinate a diventare le bandiere attorno a cui raccogliere le rispettive opinioni pubbliche per gli scontri decisivi che si preparano (non a caso nelle cancellerie internazionali si discute della possibile Terza guerra mondiale…). E razzismo, xenofobia e nazionalismo, meglio se con venature religiose,  rappresentano bandiere ideali come la storia recente ha drammaticamente dimostrato!

Ciò significa che le giovani generazioni corrono un rischio crescente di finire vittime innocenti delle ideologie che hanno prodotto i disastri peggiori nella storia contemporanea!

Vogliamo cominciare a discutere di questo e dei modi in cui impegnarci da settembre. 

Allo scopo ti invitiamo alla riunione che organizziamo al Centro Filippo Buonarroti per martedì 10 luglio, alle ore 17. Ti chiediamo conferma ti partecipazione allo scopo di preparare il materiale

 
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