Noi, invece, che abbiamo per patria il mondo,
come i pesci il mare
Dante Alighieri

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Iniziative

01/09/2023 - Centro Filippo Buonarroti. Presentazione e finalità

Centro Filippo Buonarroti. Presentazione e finalità

 Come Centro Filippo Buonarroti vogliamo offrire ai colleghi e agli studenti interessati la possibilità di capire ed orientarsi nel marasma di questi tempi burrascosi, attraverso percorsi di studio e di conoscenza sui grandi temi della storia, ma anche della scienza e dell’attualità. Riteniamo si tratti anche del modo migliore per combattere le cause profonde delle paure degli studenti di cui il mondo della scuola ha discusso anche in questi ultimi mesi estivi, paure che sono certamente aggravate dalle campagne condotte da mass media ansiogeni per puri fini commerciali. 

Fin da quando siamo nati alla metà degli anni ’90 come associazione di insegnanti abbiamo proposto, per capire la nostra epoca e le sue contraddizioni, un approccio storico e scientifico fondato sulle solide basi della teoria marxista della storia, dei rapporti sociali, economici e politici. Una bussola che ha dimostrato ancora una volta la sua efficacia guidandoci nella comprensione delle crisi e delle trasformazioni del mondo degli ultimi decenni: una bussola talmente efficace e funzionale da far sorgere dubbi persino nelle fila dei nemici del marxismo, come dimostra lo spazio attribuito a Marx sulla stampa internazionale nell’arco di questi ultimi mesi. 

Nel corso della nostra ormai non breve storia, ci siamo sempre caratterizzati per l’impegno e per la spregiudicatezza con cui abbiamo cercato il confronto con altre posizioni e teorie, politiche, economiche e sociali, anche con quelle più lontane dalle nostre idee e convinzioni: mettere alla prova il marxismo ci è sempre sembrato il modo migliore per verificarne l’efficacia e quindi rafforzarci nelle nostre convinzioni. Oppure, in alternativa, trovare tra le mille opzioni possibili una via migliore e più efficace per cambiare il mondo, come raccomanda lo spirito della ricerca scientifica!  

 

Difficilmente si poteva trovare un test più impegnativo del trentennio della nostra storia per mettere alla prova il marxismo: siamo infatti partiti nel pieno degli anni ‘90, così sanguinosamente segnati dalle guerre balcaniche di cui nessuno sembra ricordarsi. Abbiamo dovuto fin da allora spiegare ai colleghi e agli studenti perché il crollo del capitalismo di Stato dell’URSS nel triennio 1989-’91 non avesse portato al trionfo del liberalismo, alla fine della Storia e all’avvento della pace perpetua come previsto da tutti, compresi i massimi filosofi e analisti politici dell’epoca, da Karl Popper a Francis Fukuyama. Fummo facili profeti nel prevedere che il passaggio al mondo multipolare che seguì la fine dell'Europa di Yalta avrebbe portato invece ad una sequela ininterrotta di guerre: dai Balcani al Caucaso, dall’Afghanistan all'Irak e al Golfo Persico, alla Siria, al Sudan, al Congo, all'Etiopia, ecc. fino all'Ucraina...Sono le conseguenze di quella che è stata definita la Nuova fase strategica, caratterizzata dal declino dell’Occidente e dall’emergere di potenze a dimensione continentale (la Cina in particolare). 

La disastrosa guerra in Ucraina riveste un’importanza straordinaria perché segna l’inizio di una nuova epoca in cui, per la prima volta, si combattono tra loro direttamente o indirettamente potenze imperialistiche a dimensione continentale: ciò dimostra che il mondo è ormai entrato nei tempi di ferro della crisi del vecchio ordine mondiale dominato dall’Occidente e delle guerre per determinare un nuovo ordine più in sintonia con i nuovi rapporti di forza tra le potenze che si vanno delineando. Lo conferma il fatto che nei discorsi pubblici e sui mass media si è rapidamente passati, dopo decenni di insulsa retorica pacifista, ad una sfacciata propaganda circa la necessità della guerra! 

Ciò significa anche che i prossimi due decenni, che vedranno i nostri ragazzi entrare nell'età adulta, saranno segnati da un lungo disordine multipolare che preparerà il passaggio dalla crisi attuale alla rottura dell’ordine e quindi alla lotta planetaria tra le potenze imperialistiche per la definizione di un nuovo ordine mondiale tra vecchie e nuove potenze!

La prova del nove di quanto affermiamo è rappresentata non solo dal moltiplicarsi delle guerre e delle tensioni su scala planetaria, ma anche e soprattutto dal riarmo accelerato in corso e dall’aumento senza precedenti delle spese militari mondiali che hanno ormai superato i 2200 miliardi di $!

 

 
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